Descrizione
SALDI DI NOTE FINO AL 15 FEBBRAIO 2023
Le Dernier Vol – Oraison Civile pour Ustica (Ultimo volo - Orazione Civile per Ustica) è un opera di teatro musicale scritta e composta da Pippo Pollina, un cantautore siciliano che risiede a Zurigo da più di 30 anni.
Nel dicembre 2014 è stato pubblicato da Storie di note l'album con la versione in francese dell'opera, registrato a Parigi il 29 e 30 Novembre 2013.
Tracklist
1 | Ouverture | 2:46 | |
2 | Au Fond Voler Est Un Art | 4:54 | |
3 | Deux Passagers Avant La Tragédie | 2:39 | |
4 | Canzone Prima | 5:42 | |
5 | Dans Les Abysses | 3:09 | |
6 | Père | 3:59 | |
7 | Canzone Seconda | 3:14 | |
8 | Dans L'Hangar | 3:04 | |
9 | Services Secrets Et Juge | 4:56 | |
10 | Canzone Terza | 3:27 | |
11 | Frère (Le MIG Lybien) | 2:30 | |
12 | Militaire Et Journaliste | 3:14 | |
13 | Canzone Quarta | 4:49 | |
14 | Vers Bologne | 2:42 | |
15 | La Patrie | 5:44 | |
16 | Canzone Quinta | 4:45 | |
17 | Simulacre | 2:52 | |
18 | Canzone Sesta | 7:27 |
Quest’opera è stata commissionata a Pollina nel 2006 dall’Associazione dei Parenti delle Vittime della strage di Ustica. E’ stata rappresentata in anteprima a Bologna il 27 giugno 2007 (il 27° anniversario del disastro) in occasione dell’inaugurazione del Museo per la memoria di Ustica, che ospita il relitto dell’aereo, completamente ricostruito a grandezza naturale. Il celebre artista francese Christian Boltanski ha realizzato per l’occasione un’emozionante installazione, rimasta poi permanente.
- Backing Band – Palermo Acoustic Quartet
- Double Bass [Palermo Acoustic Quartet - Uncredited] – Luca Lo Bianco
- Drums [Palermo Acoustic Quartet - Uncredited], Percussion [Palermo Acoustic Quartet - Uncredited] – Toti Denaro
- Executive-Producer – Associazione Musica Italiana, Storie Di Note
- Graphics – Chiara Fenicia
- Guitar [Palermo Acoustic Quartet - Uncredited] – Enzo Sutera
- Music By, Lyrics By, Script By [Monologues, Dialogues] – Pippo Pollina
- Narrator – Andrea De Luca (2)
- Photography By – Sebastiano Gulisano (2), Veronica Mecchia
- Producer [Post-Production] – Antoniomaria Cece
- Recorded By [Live Monologues Et Dialogues] – Cyril Bianne, Giorgio Paoluzzi
- Recorded By [Live Music] – Alessio Apollinari
- Saxophone [Palermo Acoustic Quartet - Uncredited], Flute [Traverso - Palermo Acoustic Quartet - Uncredited] – Gaspare Palazzolo
- Strings – Filarmonica Arturo Toscanini
- Supervised By [French Translations] – Rossana Jemma
- Vocals [Uncredited], Piano [Uncredited], Guitar [Uncredited] – Pippo Pollina
- Voice Actor – Federica Martucci, Olivier Favier
Post-Produzione al Helikonia Studio - Roma.Standard jewel box con booklet di 8 pagine e testi tradotti in francese
L’opera alterna parti musicali (strumentali e, soprattutto, cantate) a parti recitate da tre attori, una donna e due uomini.
Si compone di un’ouverture e di un finale strumentali, di sei canzoni, sei monologhi e cinque dialoghi.
Le canzoni sono interpretate dallo stesso autore, Pippo Pollina che canta e suona pianoforte e chitarra, accompagnato da un quartetto (chitarre, sassofono, basso e percussioni).
Nel passato molte opere teatrali e libri, oltre ad un celebre film (Il muro di gomma, di Marco Risi) hanno raccontato le incredibili menzogne e i depistaggi, oltre alle inchieste giudiziarie e alla verità che comincia faticosamente a venire alla luce, da un punto di vista principalmente giornalistico ; ecco perchè l’autore di « Ultimo volo – Le dernier vol » ha scelto per i suoi testi una linea completamente diversa. Ha dato un ruolo di protagonista quasi umano della vicenda all’aereo, in effetti il solo paradossale sopravvissuto e testimone della tragedia. E’ dunque lo stesso aereo che narra con la propria voce la storia del disastro e delle sue 81 vittime innocenti che custodisce nel suo ventre d’acciaio come fossero suoi figli.
L’aereo racconta la sua storia con grande poetica nei sei monologhi. Lo fa prima con un tono gentile, quasi naïf, poi con profonda indignazione. Evoca i suoi primi viaggi fra gli Stati Uniti e le Hawaii, poi il suo arrivo in Europa e ifine il suo ultimo volo e la sua sparizione negli abissi. Racconta la sua attesa prima di essere ripescato, poi il modo in cui è stato ricostruito (con i 2700 pezzi ritrovati in fondo al mare a 3800 mt di profondità) in un hangar militare e il suo ritorno a Bologna (il luogo da cui era decollato per il suo ultimo volo e che diventerà poi la sua ultima dimora) nel 2007, dopo un lungo viaggio in autostrada (a bordo di 3 camion), dal sud al nord dell’Italia, un viaggio paradossale per lui che aveva sempre visto quei luoghi dall’alto.
L’opera, con la sua poetica e la sua umanità, è una grande ed emozionante testimonianza d’amore verso quelle vittime innocenti. Si conclude però con momenti di indignazione profonda e con un’appassionata invettiva contro il « potere ».
I sei monologhi interpretati dall’aereo si alternano con sei canzoni e cinque dialoghi recitati dagli altri due attori (una donna e un uomo), che mettono in scena dei momenti chiave, utili per comprendere lo sviluppo della vicenda : un dialogo fra due passeggeri poco prima della tragedia, un commovente discorso che la sorella di una delle vittime rivolge al loro padre scomparso, un faccia a faccia molto teso fra il principale giudice dell’inchiesta ed un alto funzionario dei servizi segreti francesi, un litigio fra un militare dell’aeronautica italiana e un giornalista, un dialogo immaginario fra la Patria e un rappresentante dei famigliari delle vittime, che l’accusa di non aver saputo o potuto salvaguardare e proteggere i suoi cittadini, e la rinnega.
La strage di Ustica è un tragico evento della recente storia italiana e internazionale in cui un aereo civile in viaggio tra Bologna e Palermo il 27 giugno 1980 esplose in volo e cadde nel mar Tirreno al largo dell’isola di Ustica. , causando la morte degli 81 tra passeggeri ed equipaggio (tra cui 12 bambini).
Una lunghissima inchiesta, durante la quale fu anche ripescato circa il 70% del relitto dell’aereo a 3800 metri di profondità, piena di prove cancellate, morti sospette di testimoni, depistaggi, perizie e controperizie, pur non avendo fino ad ora potuto identificare chi effettivamente colpì il DC9 civile causando la morte di 81 persone innocenti e non avendo portato alla condanna penale dei colpevoli, ha potuto dimostrare in modo certo che l’aereo fu coinvolto in un atto di guerra non dichiarata sui cieli italiani e fu colpito da un missile durante un duello fra aerei militari.
Nel 2012, dopo 32 anni dalla strage lo Stato Italiano e più precisamente il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti, sono stati condannati in via definitiva (dopo 3 gradi di processo civile) a un risarcimento di 110 milioni di euro alle famiglie delle vittime, per non aver saputo tutelare l’incolumità di suoi cittadini e per non aver fatto per lungissimi anni nulla per far emergere la verità, anzi operando in modo apertamente illegale per nasconderla.
Delle sorprendenti dichiarazioni dell'ex-Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga nel 2007 hanno fatto riaprire l'inchiesta penale. Ha spiegato nel dettaglio che l'aereo civile italiano è stato colpito per errore da un missile di un aereo militare francese che era a caccia dell'aereo del colonnello Gheddafi, nello spazio aereo italiano, per l'abbatterlo.
La strage di Ustica è l’evento italiano dopo la seconda guerra mondiale che ha ispirato il più grande numero di opere d’arte, nella letteratura, nel teatro, nel cinema, nella musica, nella pittura, nella fotografia, nella scultura, nei fumetti…..
L’associazione di famigliari è stata fondata circa 5 anni dopo la strage, quando, grazie soprattutto a coraggiose inchieste giornalistiche, si stava aprendo un piccolo spiraglio di verità sulla vicenda.
Da quel momento l’associazione ha lottato con straordinario coraggio e determinazione, sostenuta soprattutto dal mondo dell’arte e della cultura italiana. Molti celebri artisti hanno offerto all’associazione i proventi di loro opere e spettacoli permettendole di affrontare una lunghissima e difficile battaglia legale alla ricerca di verità e giustizia.
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